I nostri prodotti

Ultima modifica 19 settembre 2018

A partire dal 1926, anno in cui fu istituito il mercato, per molti decenni, Revigliasco ha condiviso con Pecetto Torinese il primato in Piemonte della produzione di ciliegie. Ventimila piante, mercati affollatissimi, compratori che venivano da lontano e si contendevano le centinaia di ceste, allineate sulla piazza ricolme di succose tamporje, come si chiamavano le ciligie nel linguaggio locale.
A partire dal dopoguerra, il fenomeno si è progressivamente ridotto, ma il legame di Revigliasco con le ciliegie non è venuto meno.
Oggi il mercato delle ciliegie non esiste più ma è stato sostituito dalla festa delle ciliegie, grazie alla sinergia tra Comune, Proloco e Confraternita della ciliegia, che si svolge la prima domenica di giugno; attraverso questa vetrina i produttori locali continuano a far conoscere il loro prodotto ( i graffioni e la mora di Revigliasco) 
Alla coltivazione del ciliegio si affianca quella, di antichissima origine, della coltivazione della vite.
Il vigneto è presente sulle colline di Revigliasco nelle posizioni migliori, nei terreni aridi e meglio esposti alla luce e al calore solare. Sono, a volte, vigneti piantati con cura con le brope o le cane che paiono monumenti alla capacità e all'arte contadina. Sono i vigneti storici. A questi si affiancano, come ormai un po' ovunque, quelli più razionali di recente impianto dove le brope sono sostituite da meno poetici pali di cemento.
Oltre alla collina "il prodotto del vino" esige un altro spazio più segreto dove percorrere la sua lenta, silenziosa evoluzione: la cantina. E' qui che avviene il lungo processo dalla fermentazione, all'imbottigliamento, all'invecchiamento.
I vini che si producono a Revigliasco sono il Barbera d'Asti e il Grignolino d'Asti, vini rossi tra i più tipici di Asti e del Monferrato. Rustici e raffinati allo stesso tempo e soprattutto genuini...
L'Astigiano, non meno delle Langhe, è terra del tartufo. Anche a Revigliasco non mancano i luoghi adatti alla formazione del Tuber Magnatum Pico, del tartufo bianco ( tubero dei ricchi come indica il termine botanico), come non mancano appassionati trifolai, che di notte, quando il buio e il silenzio permettono la massima concentrazione e risrbo, perlustrano il territorio nella speranza della scoperta. Se la fortuna premierà il loro interesse e la loro passione, il prodotto finirà sui banchi delle fiere di Alba, Moncalvo, Villafranca ed di Asti dove a ottobre e a novembre giungono appassionati ed esperti da tutto il mondo.
Infine proviamo la famosa nocciola tonda del Piemonte che affianca e talvolta sostituisce la coltivazione della vite.
 


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